Nuovo Caffe’ Francese  Compagnia Teatrale iscritta alla F.I.T.A. Foto_files/Archivio%20immagine.pictClipping

2012

 
 


Avete presente quando a scuola, sulla lavagna, il capoclasse segna in una colonna i buoni e nell’altra i cattivi? Ecco, nella mia personalissima lavagna in cui ho scritto i tanti spettacoli positivi di questa splendida stagione teatrale fiorentina di prosa, la mia prima, che sta per concludersi, e quelli negativi, fortunatamente pochissimi, ieri sera ho aggiunto, a pieno merito, nella prima, “A capirsi c’è tempo” che la compagnia amatoriale Nuovo Caffè Francese ha portato in scena al teatro Reims di Firenze con la supervisione artistica di Andrea Bruni e la regia, le scene, le luci e i costumi della compagnia stessa.

In una serie ininterrotta di scenette (per una volta uso il termine italiano invece dell’inglese sketches) esilaranti, di veri siparietti da varietà, gli otto attori e attrici di questa compagine teatrale hanno interpretato l’incomunicabilità in varie sue forme, la difficoltà di capirsi tra marito e moglie ma anche tra colleghi o amici. Far ridere è molto più difficile che far piangere, e se riesci a farlo senza ricorrere alla volgarità, ai doppi sensi, alla barzelletta fine a se stessa, come hanno fatto i bravissimi attori ieri sera, abilmente orchestrati da Andrea Bruni, allora la comicità è puro divertimento e il pubblico reagisce con risate e applausi sinceri e convinti.

“A capirsi c’è tempo” gioca anche sulla lingua che è un miscuglio del fiorentino della maggior parte del cast e del napoletano di una di loro, sull’abbigliamento esagerato, kitsch, sulla gestualità che dice e non dice, sugli equivoci: insomma, come avrete capito, ci sono tutti gli ingredienti per far sorridere e, nel frattempo, riflettere su come sia difficile, talvolta, comunicare anche su argomenti apparentemente semplici.

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per contatti :   nuovocaffefrancese@gmail.com

“ A capirsi c’e’ tempo ” dicono di noi - da Italia Notizie - Daniela Dominici